Club Petanque Cinisello Balsamo |
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REGOLAMENTO DI GIOCO
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NORME DI CARATTERE GENERALE ART. 1 La Petanque è una disciplina
sportiva che, nella sua fase agonistica, si svolge: ART. 2 La Petanque si gioca con bocce
omologate dalla Federazione Internazionale, le quali, devono corrispondere
alle seguenti caratteristiche: ART. 2 bis Il giocatore colpevole delle infrazioni previste al punto D) dell’art. precedente è immediatamente escluso dalla gara, così pure il suo, o i suoi, compagni di gioco. Si possono presentare i due casi seguenti: BOCCE "TRUCCATE": il giocatore si espone al ritiro della tessera per un periodo, la cui durata, è fissata dalla Giustizia Federale F.I.B.. BOCCE "RICOTTE": il giocatore si espone al ritiro della tessera per un periodo di 2 anni e per un periodo da 3 a 5 anni gli sarà proibito di partecipare alle prove ed ai Campionati Nazionali ed Internazionali. In un caso o nell'altro, se le bocce gli sono state prestate, e il loro proprietario è persona nota, a quest'ultimo sarà comminata una sospensione di due anni. Se una boccia non è truccata, ma usata o di fabbricazione difettosa, che non superi gli esami di controllo o non risponda alle norme relative ai punti A) B) C) dell'art. 2, il giocatore deve immediatamente cambiarla. Gli viene anche concesso di cambiare l'intero gioco di bocce. I reclami relativi ai punti A) B) C) dell'art. 2, esposti dai giocatori delle due squadre, sono accolti soltanto all'inizio della partita. Pertanto, ogni giocatore deve assicurarsi che le bocce della propria squadra e quelle dei loro avversari, corrispondano alle norme fissate. I reclami relativi al punto D) dell'art. 2, sono accolti nel corso dell'intero incontro, ma devono essere presentati soltanto tra una mano di gioco e l'altra e, comunque, a partire dalla terza mano, se il reclamo contro le bocce di un avversario risulti senza fondamento alcuno, il giocatore o la formazione che lo hanno presentato verranno penalizzati di tre punti che andranno ad aumentare il punteggio dell'avversario. Nel caso di bocce, che siano state "aperte", la responsabilità di chi reclama è vincolante. Se le bocce risulteranno regolari, colui che ha reclamato, sarà tenuto a rimborsarne il costo o provvedere alla sostituzione. In nessun caso potrà essergli richiesto pagamento di danni o interessi relativi. L'Arbitro o la giuria di gara hanno la facoltà, in qualsiasi momento della competizione, di procedere al controllo delle bocce ad uno o più giocatori. ART. 2 Ter. I pallini devono essere esclusivamente di legno e del diametro di 25 mm. (minimo) e 35 mm. (massimo) Sono autorizzati i pallini di qualsiasi colore. ART. 3 Prima dell'inizio di una gara, il giocatore deve esibire la sua tessera, all'Arbitro. Inoltre, ai suoi avversari, ma soltanto prima dell'inizio dell'incontro, se richiesta. Questa ultima norma è soprattutto valida nel caso di competizioni ove è prevista la "resa punti". La licenza deve essere conforme alle norme Federali. Deve essere firmata dal titolare, munita di fotografia e portare il timbro della Società e la firma del Presidente. ART. 4 È vietato ai giocatori cambiare le bocce o il pallino nel corso della partita, salvo che nei seguenti casi : il pallino o la boccia sono introvabili. Il tempo a disposizione, per la ricerca, è limitato a cinque minuti. se la boccia o il pallino si rompono in due o più pezzi, soltanto il più grande vale per il punto. Se rimangono ancora delle bocce da giocare, il pezzo più grande deve essere, immediatamente sostituito, dopo l'eventuale misurazione, con una boccia o pallino, di diametro uguale o simile. Alla mano successiva è concesso, al giocatore, il cambio dell'intero gioco di bocce. GIOCO ART. 5 La Petanque si pratica su ogni tipo di terreno. Tuttavia, per decisione della Società organizzatrice o dell’Arbitro, le squadre possono incontrarsi su un terreno delimitato. In tal caso le sue dimensioni minime devono essere: 4 mt. di larghezza e mt. 15 di lunghezza per i Campionati Italiani e le Gare Internazionali. Per le altre gare la Federazione può accordare deroghe relative alle dimensioni, ma non possono essere inferiori a mt. 12 di lunghezza e mt. 3 di larghezza. Le partite si giocano ai punti 13 (con possibilità di far disputare quelle delle poules o quelle di assestamento) ai punti 11. ART. 6 I giocatori debbono recarsi sul terreno di gioco assegnato ed estrarre a sorte la formazione, alla quale, tocca lanciare il pallino. Nel caso di terreno libero (cioè non tracciato) con lo stesso sorteggio il vincitore potrà scegliere anche il terreno di gioco. Qualsiasi giocatore della formazione, alla quale tocca lanciare il pallino, sceglie il punto di partenza e traccia sul terreno un cerchio tale che i piedi di tutti i giocatori possono poggiarvi interamente (diametro cm. 35 minimo e cm. 50 massimo). Deve essere ad un metro da qualsiasi ostacolo o dal confine di un terreno proibito. Nel caso di terreno libero ad almeno 2 mt. da un cerchio utilizzato da altre formazioni. I piedi devono essere interamente all’interno del cerchio, non calpestare il suo bordo, non staccarli interamente dal suolo e non uscirne, finché la boccia lanciata, abbia già toccato terra. Nessuna altra parte del corpo deve toccare il terreno all'esterno del cerchio. I mutilati di un arto inferiore sono autorizzati a porre un solo piede all'interno del cerchio. I giocatori che usano la carrozzina per spostarsi, devono posizionarla in modo da avere le ruote circa alla metà del cerchio di lancio ed il posapiedi situato all'altezza del bordo superiore del cerchio. Il lancio del pallino da parte di un giocatore di una formazione non implica, a questi, l'obbligo di giocare per primo. In caso di attribuzione di un terreno di gioco a due formazioni, queste non possono affrontarsi su un altro terreno, senza l'autorizzazione dell'Arbitro. ART. 7 1) Il lancio del pallino, all'inizio della mano, è valido quando, la distanza che lo separa dal bordo più vicino del cerchio, sia di: 4 mt. minimo e 8 mt. massimo per gli ESORDIENTI 5 mt. minimo e 9 mt. massimo per i RAGAZZI 6 mt. minimo e 10 mt. massimo per gli ALLIEVI E SENIOR. 2) Che il cerchio di lancio sia da un minimo di un metro da qualsiasi ostacolo o dal limite di un terreno proibito. 3) Che il pallino sia ad un minimo di un metro da qualsiasi ostacolo o dal limite più vicino di un terreno proibito. 4) Il pallino deve essere visibile dal giocatore, del quale, i piedi, siano alle estremità interne del cerchio ed il corpo perfettamente eretto. In caso di contestazioni, su quest'ultimo punto, è valido il solo giudizio dell'Arbitro. Alla mano successiva il pallino deve essere lanciato da un cerchio tracciato attorno al punto dove si trovava la mano precedente eccetto che nei seguenti casi: che il cerchio di lancio venga ad essere a meno di un metro da un ostacolo o dal limite di un terreno proibito. che il lancio del pallino non possa essere effettuato alla distanza regolamentare. Nel primo caso il giocatore traccia il cerchio al limite regolamentare dell'ostacolo o dal terreno proibito. Nel secondo caso il giocatore può arretrare, nell'allineamento, dove si trova il pallino, sino ad ottenere la distanza massima di lancio (10 metri). Questa possibilità è concessa se il pallino non può essere lanciato, in una direzione qualsiasi, alla distanza massima. Se dopo tre lanci consecutivi da parte della stessa formazione, il pallino non è stato lanciato nelle condizioni regolamentari, lo stesso è consegnato alla formazione avversaria, la quale, dispone ugualmente di tre prove e (soltanto nella prima) può arretrare il cerchio nelle condizioni previste sopracitate. In questo caso il cerchio non può più essere cambiato, se la formazione non riesce nelle tre prove. In tutti i casi la formazione che ha perso il pallino, dopo le prime tre prove, conserva la priorità per giocare la prima boccia. ART. 8 Se il pallino lanciato è fermato dall'Arbitro, da un giocatore, da uno spettatore, da un animale, oppure da un qualsiasi oggetto mobile, non è valido e deve essere rilanciato, senza contare che il lancio conti per i 3 lanci, ai quali, la formazione od il giocatore hanno diritto. Se dopo il lancio del pallino, una prima boccia viene giocata, l'avversario ha ancora la facoltà di contestare la sua posizione regolare. Se l'osservazione è ritenuta valida, il pallino viene rilanciato e la boccia rigiuocata. Tuttavia se l'avversario ha, comunque, giocato una boccia, il pallino viene considerato definitivamente valido e nessun tipo di reclamo è più ammesso. Perché il pallino sia rilanciato, occorre che le due squadre abbiano riconosciuto che il lancio non era valido o che l’Arbitro abbia deciso in questo senso. In questo caso il lancio sarà conteggiato nei tre lanci validi a disposizione della formazione o giocatore. Se una formazione procede in modo diverso perde il diritto di lanciare il pallino. ART. 9 Il pallino è nullo nei 6 casi seguenti: Quando, dopo il lancio, il pallino non si trova entro i limiti fissati dall'articolo 7. Quando, nel corso di una mano per effetto di gioco, il pallino viene spostato in terreno proibito, anche se in seguito ritorna sul terreno autorizzato. Il pallino è valido quando viene a trovarsi a cavallo del confine di un terreno autorizzato. È nullo soltanto dopo aver oltrepassato interamente il limite del terreno autorizzato o la linea di fondo. Se questa linea è costituita da un filo, il pallino o la boccia sono nulli appena oltrepassano interamente il filo. È considerato terreno proibito la pozzanghera nella quale, il pallino galleggia liberamente. Quando il pallino che si trova su terreno autorizzato e per effetto di gioco viene spostato rendendosi invisibile dal cerchio (vedi art. 7). Tuttavia il pallino nascosto da una boccia è valido. L'Arbitro, in questo caso, è autorizzato a sollevare momentaneamente una boccia per constatare se il pallino è visibile. Quando il pallino, per effetto di gioco, è spostato a più di 20 mt. o meno di 3 mt. dal cerchio di lancio. Quando il pallino, per effetto di gioco, viene spostato e diventa introvabile. Dopo 5 minuti è dichiarato nullo. Quando un terreno proibito si trova tra il pallino ed il cerchio di lancio. ART. 10 E’ formalmente vietato ai giocatori di eliminare, spostare o schiacciare qualsiasi ostacolo che si trovi sul terreno di gioco. Tuttavia, il giocatore prima di lanciare il pallino, è autorizzato a tastare un punto del terreno con una boccia, ma soltanto per tre volte. Ed inoltre, il giocatore che si appresta a lanciare la propria boccia o uno dei suoi compagni può, se lo ritiene necessario, chiudere il buco causato dalla boccia giocata in precedenza. Non osservando le precedenti norme, i giocatori incorrono nelle sanzioni seguenti: Avvertimento. Annullamento della boccia giocata o da giocare. Squalifica della formazione che ha commesso l'infrazione. Squalifica delle due squadre in caso di connivenza. ART. 11 Se nel corso di una "mano", il pallino è casualmente nascosto da una foglia o da un pezzo di carta, questi oggetti si possono rimuovere. Se il pallino si trova regolarmente sul terreno di gioco e si sposta a causa del vento o dell'inclinazione del terreno stesso, viene rimesso nella posizione primitiva, esclusivamente quando lo stesso è stato segnato. Si procede nello stesso modo quando il pallino è spostato accidentalmente dall'Arbitro, da un giocatore, da uno spettatore, da una boccia o pallino provenienti da un altro campo di gioco, da un animale o da qualsiasi altro oggetto mobile. Per evitare qualsiasi tipo di contestazione i giocatori devono segnare il pallino e tutte le bocce giocate. Nessun reclamo sarà ammesso per bocce e pallino non segnati. ART. 12 Se nel corso di una mano, il pallino per effetto di gioco, viene spostato in un altro terreno, limitato o no, il pallino è ritenuto valido rispettando le norme indicate all'Art. 9. In questo caso le formazioni che giocano con il pallino spostato, devono attendere, per terminare la "mano", che le formazioni presenti, sul suddetto terreno, abbiano terminato la "mano" in corso. I giocatori coinvolti nel caso indicato in precedenza, devono dare prova di cortesia e pazienza. ART. 13 Se nel corso di una "mano" il pallino è nullo si possono presentare 3 casi : Se rimangono bocce da giocare ad ambedue le formazioni, la mano è nulla. Se rimangono bocce da giocare ad una sola formazione, quest'ultima "segna" tanti punti a suo favore nella misura delle bocce rimaste in suo possesso. Se le due formazioni non hanno più bocce, la "mano" è nulla. ART. 14 Se il pallino, per effetto di gioco, viene colpito ed è accidentalmente fermato dall'Arbitro o da uno spettatore, rimane dove si trova. Se il pallino, per effetto di gioco, viene colpito ed è fermato da un giocatore, l'avversario di chi lo ha fermato, dispone di tre possibilità : A) Lasciare il pallino dove si trova. B) Rimetterlo nella sua posizione iniziale. C) Piazzalo sul prolungamento di una linea che va dalla posizione originaria al punto in cui si viene a trovare, ma soltanto su terreno autorizzato, in modo che la "mano" possa proseguire. Nei casi previsti ai punti A) e B) non si possono applicare dette norme, se le bocce non sono state segnate in precedenza. In caso contrario il pallino rimane dove si trova. Se, dopo essere stato colpito, il pallino, nella sua corsa, passa su un terreno proibito ritornando poi sul regolare terreno di gioco, si devono applicare le norme indicate all’art. 13. ART. 15 Quando nel corso di una mano, il pallino viene spostato, per effetto di gioco, fuori dal terreno assegnato, la mano successiva, lo stesso, deve essere lanciato dalla posizione, nella quale, si trovava prima che venisse spostato. Per casi diversi vedere l'Art. 7 e ossia: Il cerchio deve essere tracciato ad 1 metro da qualsiasi ostacolo o dal limite di un terreno proibito. Che il lancio del pallino possa essere effettuato dalla distanza regolamentare. BOCCE ART. 16 La prima boccia, di una "mano" è giocata da un componente della formazione che ha vinto il sorteggio o che ha totalizzato punti nella "mano precedente. Il giocatore non può far uso di nessun oggetto, né tracciare strisce sul terreno per giocare la sua prima boccia e non può segnare la battuta. Quando si gioca l'ultima boccia è vietato al giocatore di tenerne un'altra, nell'altra mano. E' fatto divieto di inumidire le bocce e il pallino. Se la prima boccia giocata, finisce in terreno proibito, è l'avversario a giocare per primo. In seguito, le formazioni giocheranno alternativamente finché un giocatore riuscirà a piazzarne una su terreno autorizzato. Se a seguito di un tiro o di un accosto non si trovino più bocce sul terreno autorizzato, si applicano le Norme indicate all'Art. 29 e relative al punto nullo. ART. 17 Nel corso del tempo regolamentare, nel quale, il giocatore deve effettuare il lancio della propria boccia, i giocatori e gli spettatori presenti devono osservare il massimo silenzio, Gli avversari non devono camminare, gesticolare e non fare nulla che possa disturbare i giocatori, Soltanto i propri compagni di gioco possono inserirsi tra il cerchio di lancio e il pallino per indicare la battuta. Gli avversari devono stazionare oltre il pallino oppure dietro al giocatore, ma su un lato, in rapporto alla linea di gioco, comunque ad una distanza di almeno due metri sia dal giocatore che dal pallino. I giocatori che non osservano queste Norme, possono essere esclusi dalla Gara, qualora dopo un primo avvertimento dell'Arbitro, persistano nel loro comportamento. ART. 18 Tutte le bocce giocate non possono essere rigiocate. Tuttavia devono essere rigiocate, quelle fermate o deviate nella loro corsa tra il cerchio di lancio e il pallino da una boccia o pallino provenienti da un altro campo di gioco, da un animale o da un qualsiasi oggetto mobile (pallone ecc. e nel caso previsto all'Art. 8, punto 2). Nessuno può, anche solo per prova, lanciare una boccia sul terreno di gioco assegnato. Quando i terreni di gioco sono tracciati, il pallino deve essere lanciato in quello assegnato. Nel corso di una mano, le bocce o il pallino che escono dal terreno tracciato, sono valide (vedi le Norme previste agli Art. 9 e 19). Alla "mano" successiva le squadre proseguono il gioco sul terreno assegnato in precedenza. Nel caso di terreni separati da barriere, queste devono trovarsi al di là dei limiti del campo e ad una distanza minima di 30 cm. La linea esterna ai campi di gioco deve trovarsi ad una distanza massima di mt. 4. Queste disposizioni devono essere applicate nel caso del Quadrato d'Onore, nel quale, si svolgono gli incontri di Semifinale e Finale. ART. 19 Una boccia è nulla non appena percorre un terreno proibito. Un boccia a cavallo del terreno autorizzato, è valida. Essa è nulla dopo aver oltrepassato interamente il limite del terreno autorizzato o la linea di demarcazione. Se la boccia, in seguito, ritorna sul terreno di gioco, sia per l'inclinazione del terreno stesso, sia perché vi sia stata rinviata da un ostacolo mobile o immobile, deve essere tolta dal gioco. Tutto ciò che ha spostato al suo passaggio, sul terreno proibito, è rimesso al proprio posto. Ogni boccia nulla deve essere immediatamente tolta dal gioco. In caso contrario, essa sarà considerata valida, non appena un'altra boccia viene giocata. ART. 20 Ogni boccia giocata, fermata dall'Arbitro o da uno spettatore, conserva la posizione dove si trova. Ogni boccia giocata, fermata da un giocatore della formazione, alla quale, essa appartiene, è nulla. Ogni boccia accostata, fermata da un avversario può, a scelta del giocatore, essere rigiocata o lasciata nella posizione dove si è fermata. Se una boccia, tirata o colpita, è fermata da un giocatore, l'avversario di chi ha commesso l'infrazione può: Lasciarla dove si è fermata. Sistemarla sul prolungamento di una linea, che può andare dalla posizione iniziale dove si trovava l'oggetto colpito (boccia o pallino) al punto, nel quale, viene a trovarsi, ovviamente su terreno autorizzato e purché, la boccia o il pallino, siano stati preventivamente segnati. Il giocatore che arresta volontariamente una boccia in movimento è immediatamente squalificato, così come la propria formazione, per l'incontro in corso. ART. 21 Dopo aver effettuato il lancio del pallino, ogni giocatore, ha a disposizione un tempo massimo di un minuto per giocare la propria boccia. Questo tempo decorre da quando la boccia o il pallino sono stati lanciati e si trovano fermi nella posizione di arrivo. Se necessita la misurazione di un punto, da quando quest'ultima è terminata. Le stesse Norme si applicano per il lancio del pallino dopo il termine di una "mano". Il giocatore che non osserva questo limite di tempo incorre nelle penalità previste all'Art. 10. ART. 22 Se una boccia è ferma e viene spostata dal vento o dalla inclinazione del terreno va rimessa al suo posto. Altrettanto dicasi per boccia spostata incidentalmente da un giocatore, un Arbitro, uno spettatore, un animale o da qualsiasi oggetto mobile. Per evitare ogni contestazione, i giocatori devono segnare le bocce e il pallino. Nessun reclamo sarà ammesso per una boccia o pallino non segnato e l'Arbitro lo stabilirà in base alla posizione sul terreno delle bocce o del pallino. ART. 23 Un giocatore che gioca una boccia non sua riceve un avvertimento. La boccia giocata, tuttavia, è valida, ma deve essere immediatamente sostituita, dopo l'eventuale misurazione per l'attribuzione del punto. Nel caso di recidiva, nel corso di una partita, la boccia del giocatore colpevole è dichiarata nulla e tutto ciò che spostato, nella sua corsa, viene rimesso a posto. Prima di lanciare la boccia, il giocatore deve togliere ogni traccia di fango o di qualsiasi altro materiale per non incorrere nelle sanzioni previste all'Art. 10. E' proibito ai giocatori di raccogliere le bocce giocate prima che la "mano" abbia termine. ART. 24 Ogni boccia non giocata in condizioni non regolamentari, è nulla e tutto ciò che ha spostato nella sua corsa è rimesso a posto. Altrettanto dicasi per qualsiasi boccia giocata da un cerchio diverso da quello da dove è stato lanciato il pallino. Tuttavia, l'avversario ha diritto di far applicare la regola del vantaggio e dichiarare che la stessa è valida. In questo caso, la boccia accostata o lanciata, è buona e tutto ciò che ha spostato rimane nella nuova posizione assunta. Il giocatore che lancia il pallino o i suoi compagni, devono eliminare eventuali cerchi di lancio situati in prossimità di quello che desiderano utilizzare. PUNTI E MISURAZIONI ART. 25 Per la misurazione di un punto, si può spostare momentaneamente, dopo averle segnate, le bocce e gli ostacoli tra il pallino e la boccia da misurare. Dopo la misurazione, le bocce e gli ostacoli, vanno rimessi nella loro posizione primitiva. Se gli ostacoli non possono essere rimossi, la misurazione del punto deve essere eseguita con un compasso. ART. 26 La misurazione del punto spetta al giocatore che ha giocato per ultimo o ad un giocatore della stessa formazione. Gli avversari hanno, comunque, il diritto di misurare a loro volta. Le misure devono essere effettuate con uno strumento da misurazione (metro). Ogni formazione ne deve possedere uno. E' assolutamente proibito effettuare misurazioni con i piedi. I giocatori che non osservassero tali Norme possono essere esclusi dalla competizione se, dopo avvertimento dell'Arbitro, continuano con questo tipo di misurazione. Qualunque sia la posizione delle bocce da misurare ed in qualunque momento della "mano", l'Arbitro può essere consultato e la sua decisione è inappellabile. ART. 27 Al termine della "mano", ogni boccia tolta dal gioco, prima del conteggio dei punti è nulla, se non è stata segnata. Nessun reclamo è ammesso su tale Norma. ART. 28 Il punto è perso dalla formazione, se uno dei propri giocatori, effettuando la misurazione, sposta il pallino o una delle bocce in contestazione. Se nel misurare un punto, l'Arbitro sposta il pallino o una boccia, e dopo una ulteriore misurazione il punto rimane alla boccia stimata precedentemente più vicina al pallino, l'Arbitro si pronuncia in tutta equità. Altrettanto dicasi nell'ipotesi, che dopo una ulteriore misurazione, il punto non vada alla formazione, la quale boccia, in un primo tempo si è ritenuta vincente. ART. 29 Quando due bocce appartenenti ciascuna ad una delle due squadre, toccano il pallino, o sono ad eguale distanza da quest'ultimo, il risultato è nullo se non vi sono più bocce da giocare. Il pallino resta in possesso della formazione che ha segnato punti nella "mano" precedente. Se ad una delle due formazioni rimangano ancora bocce, le gioca e segna tanti punti quanto sono le bocce giocate più vicine al pallino rispetto a quelle dell'avversario. Se le due formazioni hanno ancora bocce, deve rigiocare il giocatore che ha giocato per ultimo; in seguito spetta di giocare la formazione avversaria; e così alternativamente finché il punto non sia conquistato da una o dall'altra formazione. Quando una formazione è la sola a disporre di bocce, si applicano le Norme del paragrafo precedente. Se al termine di una "mano", sul terreno di gioco autorizzato, non rimane nessuna boccia, la "mano" è nulla. ART. 30 Qualsiasi corpo estraneo aderente alla boccia o al pallino, deve essere tolto prima della misurazione del punto. ART. 31 Qualsiasi reclamo, per essere accettato, deve essere presentato all'Arbitro Dopo che il risultato della partita è stato acquisito, i reclami non sono presi in considerazione. Ogni formazione è responsabile del controllo della formazione avversaria (Tessera, Categoria, terreno di gioco, bocce, ecc.). DISCIPLINA ART. 32 Al momento del sorteggio degli incontri e della proclamazione dei risultati degli stessi, i giocatori devono essere presenti al tavolo di controllo. Un quarto d'ora dopo il termine del sorteggio, la formazione assente sul terreno di gioco assegnato, è penalizzata di un punto che va a favore della formazione avversaria. Passato un quarto d'ora la penalizzazione aumenta di un punto per ogni 5 minuti di ulteriore ritardo. Le stesse penalizzazioni si applicano, nel corso della competizione, dopo ogni sorteggio e anche nel caso di ripresa di un incontro sospeso per un qualsiasi motivo. E' dichiarata perdente per forfait la formazione che non si presenta, sul terreno di gioco assegnato, dopo un'ora dal termine del sorteggio. Una formazione incompleta ha la facoltà di iniziare l'incontro senza attendere il giocatore assente. Tuttavia la formazione non può disporre delle bocce del giocatore assente. ART. 33 Se dopo l'inizio di una "mano", il giocatore assente si presenta, non può partecipare alla "mano" in corso. E' ammessa la sua partecipazione alla "mano" seguente. Se, invece, si presenta dopo un'ora dall'inizio dell'incontro, perde il diritto a parteciparvi. Tuttavia se i suoi compagni di formazione vincono l'incontro, può partecipare al successivo, se la formazione è regolarmente iscritta con i rispettivi nominativi. Se la Gara si svolge a Poules, potrà partecipare al secondo incontro, qualunque sia il risultato del primo. Lo stesso vale per le Gare che si svolgono a Gironi. Una "mano" si considera iniziata quando il pallino è posto regolarmente sul terreno di gioco. ART. 34 La sostituzione di un giocatore (in una coppia o di uno o due in una terna) è ammessa prima che la Gara abbia avuto inizio (fischio o annuncio ufficiale) a condizione che la sostituzione non elimini un'altra formazione iscritta. ART. 35 In caso di pioggia, ogni "mano" iniziata deve essere terminata, salvo decisione contraria dell'Arbitro, il quale è l'unico insieme alla Giuria di Gara ad avere la facoltà di decidere la sospensione o l'annullamento. Se dopo l'inizio di una nuova fase, annunciata, della competizione (2° Turno, ecc.) alcune partite non sono terminate, l'Arbitro, dopo aver consultato gli organizzatori, può prendere tutte le disposizioni o decisioni che reputerà necessarie per il buon andamento della Gara. Nessun giocatore può assentarsi dall'incontro o lasciare il terreno di gioco senza l'autorizzazione dell'Arbitro. Se l'autorizzazione non è stata concessa si devono applicare le Norme indicate agli Artt. 32 e 33. ART. 36 La divisione dei premi è assolutamente vietata. Le formazioni, che disputano gli incontri di Finale o qualsiasi altro incontro, se dovessero dare prova di mancanza di sportività e rispetto verso il pubblico presente, Dirigenti o Arbitro, verranno esclusi dalla Gara. Questa esclusione può comportare la non-omologazione dei risultati eventualmente ottenuti, come pure l'applicazione delle sanzioni previste dal successivo Art. 37. ART. 37 Il giocatore colpevole di scorrettezze e, a maggior ragione, di violenza verso un Dirigente, un Arbitro, un altro giocatore o uno spettatore, incorre in una o più delle seguenti sanzioni, a seconda della gravità dell'infrazione: Esclusione dalla Gara. Ritiro della Tessera. Confisca o restituzione delle indennità o ricompense. La sanzione, presa a carico del giocatore colpevole, può essere applicata ai suoi compagni di gioco. Le sanzioni 1) e 2) sono comminate dall'Arbitro. La sanzione 3) è applicata dal Comitato Organizzatore che, entro 48 ore, fa pervenire, col suo rapporto, le indennità e le ricompense confiscate, all'organo Federale che deciderà della loro destinazione. In tutti i casi è il Consiglio Federale che decide in ultima istanza. ART. 38 Gli Arbitri designati a dirigere le Gare sono incaricati di controllare la stretta applicazione del Regolamento di Gioco e delle Norme Amministrative che lo completano. Essi hanno l'autorità di escludere dalla Gara ogni giocatore e formazione che rifiutino di accettare le loro decisioni. Gli spettatori in possesso di Tessera o sospesi che, per il loro comportamento siano all'origine di incidenti su un terreno di gioco, saranno oggetto di citazione sul Rapporto Arbitrale e deferimento alla Giustizia Federale. Quest'ultima stabilirà le sanzioni da applicare a carico dei suddetti. ART. 39 Tutti i casi non previsti dal presente Regolamento sono sottoposti all'Arbitro che può riferirne alla Giuria di Gara. La Giuria di Gara comprende almeno tre membri, con un massimo di cinque. Le decisioni prese, in applicazione del presente paragrafo, sono inappellabili. In caso di parità dei voti, quello del Presidente della giuria è determinante. I giocatori devono indossare una divisa secondo le Norme (non sono ammessi i giocatori a torso nudo o a piedi scalzi). Ogni giocatore che non osservi queste Norme viene escluso dalla Gara, dopo l'avvertimento dell'Arbitro. Il presente Regolamento è stato approvato dal Congresso Internazionale di Bruxelles Il 21 settembre 1995 |