Club Petanque Cinisello Balsamo



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le bocce

Un po' di storia

Quello delle bocce è uno dei più antichi passatempi dell'uomo. In Egitto, alcune bocce sono state trovate in una tomba infantile del 5.200 a.C.; in Cina esistono reperti di 3.000 anni fa; non mancano testimonianze della loro pratica presso Greci e Romani, che le chiamavano "spherae".
Come ogni attività dell'uomo, il gioco si è evoluto ed affinato nel corso dei secoli, fino ad assurgere alla dignità di sport, con diverse specialità, tra le quali la pétanque (contrazione del provenzale "ped tanca", piedi giunti), nata meno d'un secolo fa, in Provenza, ed oggi praticata, con maggior o minor esito, non solo in Europa, ma in Africa, America, Australia ed Oceania.

Le bocce da pétanque erano, fino agli anni Trenta, le stesse usate per la "longa" a fine Ottocento: sfere di maggior diametro delle attuali, di legno massello rivestito di chiodi, infissi uno ad uno da madri, fidanzate e mogli dei pétanqueurs per una migliore resistenza all'usura. Se ne trovano ancora, con relativa facilità ed a prezzi d'affezione, sulle bancarelle degli ambulanti e da qualche rigattiere d'oltralpe.

Fu un meccanico di St-Bonnet-le-Chateau (Loira), Jean Blanc, che, nel 1928, ebbe l'idea di lanciare sul mercato un nuovo tipo di boccia, interamente metallica, col marchio "J.B.".
Un quarto di secolo più tardi, due fabbricanti di serrature, Frédéric Bayet e Antoine Dupuy, fonderanno la "Obut", la prima fabbrica di boules d'acciaio.
Solo nel 1988, sono state ammesse dal Regolamento Internazionale bocce colorate (la "Boule Noire", la "Boule Bleu") e bronzate.

Fabbricazione

Da delle barre d'acciaio si tranciano dei cilindretti che, resi incandescenti a 1100°, vengono trasformati in dischi da presse di 800 tonnellate e, quindi, sempre a caldo, in mezze sfere cave, dette "coquilles".
Queste vengono assemblate e saldate una con l'altra, per formare una sfera perfetta.
La boccia grezza viene poi riscaldata ad 850° e raffeddata lentamente.
La successiva lavorazione è dedicata al raggiungimento del diametro e del peso voluti, nonchè alla rigatura, detta "quadrillage".
Segue un ulteriore trattamento di tempra a 900° con rapido raffreddamento ed ancora un riscaldamento a meno di 500° per dare la giusta durezza.
Per finire, la boccia viene pulita e levigata, a volte brunita e, eventualmente, sottoposta ad un procedimento elettrolitico di protezione anticorrosione.
CaratteristicheUn jeu de boules (l'insieme di tre bocce d'acciaio), per potere essere accettato nelle competizioni ufficiali, deve soddisfare alle seguenti caratteristiche:

  • Peso: da 650 a 800 grammi

  • diametro: da 70,5 a 80,0 millimetri

Ogni boccia sarà, inoltre, contrassegnata dal marchio di fabbrica, che deve essere inciso sulle bocce ed essere sempre leggibile.
Per le ulteriori caratteristiche, consultare il Regolamento.Un consiglio, anche per giocatori dilettanti ed occasionali, è d'acquistare sempre una tripletta da competizione, che ha una maggiore longevità, è più equilibrata e perché un jeu de boules diventa qualcosa di molto personale, cui ci s'abitua e diventa difficile da sostituire.

Quale peso e diametro conviene?

pointeur
milieux
tirreur

peso gr.

700 ÷ 740
680 ÷710
670 ÷700

diametro

72 ÷ 74
72 ÷ 74
74 ÷ 76

durezza

secondo terreno
semidura
tenera

rigatura

molta
poca
nessuna

pointeur, ossia chi va a punto, sceglierà bocce piccole e pesanti, perchè hanno qualche possibilità in più di non essere colpite e spostate.

milieux, ovvero colui che, secondo l'andamento delle "mani", è chiamato a bocciare o ad andare a punto, le sceglierà intermedie.

tirreur, il bocciatore, invece, sceglierà una boccia leggera e di maggior diametro (74/76). Una boccia leggera, infatti, ha maggiori possibilità di restare nel gioco (carreau) dopo aver colpito un'altra boccia, mentre qualche millimetro in più può rimediare ad una bocciata imperfetta.

Donne e ragazzi che, generalmente, hanno la mano più piccola e minor forza nel braccio degli uomini, sceglieranno bocce più piccole e leggere di quest'ultimi.

Rigate o non rigate?

Dipende dalla propria vocazione a puntare o bocciare.

Dure o tenere?

Una boccia dura (dure) rimbalza di più sul terreno o quando colpisce un'altra boccia.
Una boccia tenera (tendre) assorbe di più le asperità del campo ed è più adatta a fare carreau, ma si segna ed usura più facilmente.
Una boccia né dura, né tenera (mi-tendre) è la via di mezzo tuttofare, consigliabile a chi non abbia grandi ambizioni competitive

Come scegliere?

La qualità dell'acciaio è importante ai fini dell'usura e della ruggine. Le bocce cromate, nichelate o zincate, non sono, generalmente, in acciaio inossidabile e dopo qualche tempo perdono la protezione ed arrugginiscono.

Qualche fabbricante e mercante in Internet