KONRAD LORENZ (1903 -1989) scienziato e guru della natura Un barbuto contadino che cammina seguito da una codazzo di oche. È questa la rappresentazione classica di Konrad Lorenz, Il medico austriaco che ha scoperto "l'imprinting", amico delle oche e degli animali cui ha dedicato una vita di studio, premiato con il premio Nobel 1973 assieme ad altri due naturalisti come lui dediti allo studio del mondo animale: Niko Timbergen, amante dei gabbiani e Karl von Frisch osservatore del volo delle api. A lui Giorgio Celli, autore della monografia, attribuisce il merito principale di aver dato riconoscimento ufficiale ad una nuova scienza: l'etologia o "scienza del comportamento", superando le difficoltà che avevano fermato altri studiosi prima di lui, nell'estensione al regno animale di facoltà ritenute "umane" quali l'intelligenza e i sentimenti. Prima di lui perfino il conte Buffon, potente di Francia e massima autorità scientifica di corte, autore dell' "Histoire naturelle"(1749), massimo trattato di scienze naturali per oltre un secolo, non esitò a ritrattare la concessione fatta all'intelligenza degli animali con grande sollievo dell'intera corte che non poteva accettare di assimilare l'uomo agli animali. Anche Lorenz ebbe il suo infortunio "politico". Preso dal vortice dei suoi studi finì per aderire al partito nazista con tanto di tessera di iscrizione. Questa sua debolezza fu processata in occasione della concessione del premio Nobel, ma venne perdonata interpretando la sua difesa delle razze come una difesa delle identità, non certo come una discriminazione razziale, da lui mai condivisa. La monografia è ricca di esperimenti sul comportamento degli animali (insetti inclusi) e si conclude con un "manifesto dell'etologia" in 20 articoli proposto da Giorgio Celli, l'ultimo dei quali recita "l'etologo è un animale che osserva gli animali"
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