HEISENBERG (1901-1976) e la rivoluzione quantistica È il "principio di indeterminazione di Heisenberg", uno dei fondamenti della meccanica quantistica, quello che ha immortalato Werner Heisenberg, uno dei protagonisti della fisica atomica nata e sviluppata all'inizio del novecento. Cresciuto in una famiglia tedesca di grande disciplina, con un padre che stimola la competizione tra i due figli su ogni tema educativo e di vita quotidiana, nasce e si sviluppa in Werner un istinto a "primeggiare sempre e comunque", che lo accompagnerà tutta la vita. Superati brillantemente tutti i gradi dell'istruzione scolastica, nel 1921 risolve all'università di Monaco un quesito posto dall'insegnante Arnold Sommerfeld sulla struttura atomica, con l'introduzione del concetto di numeri quantici seminteri. Fortemente contrastato in un primo tempo sia da Sommerfeld che dai colleghi studenti, la sua intuizione si rivelerà presto esatta. Sempre da studente gli viene concesso di partecipare al Kolloquium di fisica del gennaio 1923, dove ogni ogni scienziato convenuto a Gottinga è tenuto a esporre le sue teorie. Un pubblico raffinato e già scettico verso il modello di Werner si raccoglie nella stessa aula che aveva ospitato i seminari di Bohr pochi mesi prima, pronto a demolire le tesi di quel presuntuoso ventenne. E invece è il trionfo. Werner ha affinato il suo modello di atomo e la sala lo apprezza con applausi rumorosi e sempre più convinti, coronando quello che da quel momento sarà il pupillo della Gottinga dei fisici. Premio Nobel per la fisica nel 1933 (a 32 anni), nel 1939 viene chiamato a far parte del "club dell'uranio" tedesco e diventa il responsabile del progetto nucleare nazista. Nel 1941 avrà un colloquio con Bohr a Copenhagen prima che quest'ultimo, sfuggendo alla persecuzione nazista contro gli ebrei, trovi definitivo asilo negli USA (1943). Ancora oggi il contenuto dell'incontro rimane segreto, ma alcuni storici ritengono che non vi fosse una piena adesione di Heisenberg ai progetti nazisti, attribuendogli una responsabilità su alcuni ritardi tedeschi nello sviluppo del progetto della bomba atomica. Alla fine della guerra Heisenberg viene fatto prigioniero dagli americani e rinchiuso a Farm Hall. Ritorna in Germania nel 1946. Nella devastazione del conflitto la morte non ha risparmiato amici e familiari. La madre è morta subito dopo la sua cattura e amici quali Geiger e Hoffmann sono stati fucilati dai nazisti per aver attentato contro il Fuhrer. Max Planck morirà nel 1947 dopo aver perso tutti i suoi figli. Trova fortunatamente vivi la moglie e tutti i sei figli, e nella normalità della vita quotidiana riprende ad occuparsi di fisica e di politica scientifica. Con Edoardo Amaldi è promotore del CERN, il Centro europeo per la ricerca nucleare europea, che nasce il 29 settembre 1954. Nello stesso tempo si oppone energicamente al piano, messo a punto dalla NATO nel 1955 per dotare l'esercito della Germania Occidentale di testate nucleari tattiche in vista di un eventuale scontro con l'URSS. Questa volta la sua ostilità all'armamento atomico avrà successo e la Germania non avvierà alcun programma di armi nucleari. Muore di cancro il 1° febbraio 1976 nella sua abitazione di Monaco, vittima di un destino che ha inesorabilmente colpito molti dei pionieri della fisica dell'atomo.
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