DARWIN (1809-1882) una vita per un'idea, la teoria dell'evoluzione La notorietà del personaggio e della sua teoria rendono inutile la necessità di ogni ulteriore presentazione riguardo alla rilevanza del suo lavoro scientifico. Meno noti sono i particolari della vita privata e delle qualità personali che la monografia non manca di descrivere e che lo fanno uscire dal mito riportandolo alla dimensione umana . Apprendiamo così che la sua vita, come quella di molti altri scienziati compresi nella collana, è stata contrassegnata da grandi difficoltà, superate grazie ad una grande forza di carattere e ad una grande capacità di osservazione, che gli hanno consentito sia di affrontare a soli 22 anni la durissima prova di un viaggio attraverso l'oceano a bordo del "Beagle", sia di "interpretare" le metodiche osservazioni andando ben oltre la semplice catalogazione e a sostegno di una intuizione non facile da proporre in un mondo dove "fede religiosa" e "cultura" potevano scontrarsi. La vita sul "Beagle" offriva come comodità una cabina di 3 metri per 3 metri e mezzo, da dividere con un giovane ufficiale "cartografo". Per dormire bisognava appendere un'amaca e la sua doveva essere sospesa sopra il tavolo. Nel tentativo di provarla cadde più volte, e alla fine fu necessario fare alcune modifiche perchè Darwin, alto più di un metro e ottanta, potesse stare disteso; quando era in piedi, comunque, doveva tenere la testa china. Alle difficoltà "logistiche" della vita marinara si aggiungevano disturbi di natura psichica e organica di cui Charles soffrì nel corso di tutta la sua vita adulta: disturbi gastrici con vomito e nausee, palpitazioni, attacchi di panico, sensazioni di svenimento. Nessuna di queste difficoltà fermò il giovane scienziato nel compimento di un'avventura che lo affascinava: scoprire il mondo. Lui come naturalista, senza stipendio, e il collega ufficiale come cartografo, incaricato di ridisegnare alcune carte del Sud America. Per comprendere come Darwin fosse "riflessivo" oltre che "osservatore" la monografia riproduce una pagina del suo diario in cui viene annotato come affronta l'evento più importante della vita: quello della famiglia. Un foglio scritto su due colonne, dove da una parte sono elencati i vantaggi sotto il titolo "sposarsi" e dall'altra le controindicazioni, sotto il titolo "non sposarsi". Alla fine vincerà la scelta del matrimonio, ma evitando di andare alla cieca sposa prudentemente una cugina. Matrimonio che si rivelerà fortunato, con un seguito di 10 figli. Con la stessa meticolosità eseguirà osservazioni sui figli. "Fin dai primissimi giorni di vita del primo figlio mette in atto un'osservazione continuata e sistematica dei comportamenti del bambino, ne effettua una scrupolosa registrazione sotto forma di appunti, e laddove possibile stabilisce analogie con il comportamento animale. Fa piccoli esperimenti, come produrre rumori improvvisi per determinare a partire da quale età il bambino sia in grado di capire la provenienza dei suoni, o muovere velocemente degli oggetti vicino al suo viso per valutare il carattere riflesso e quindi indipendente dall'esperienza delle sue reazioni." E' con queste doti di tenacia e di riflessività che Darwin potrà compiere le sue osservazioni e interpretarle per dare vita alla teoria dell'evoluzione.
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